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Proroga RENTRI: il peggiore degli scenari possibili, ora si parte, poi si vedrà

Proroga RENTRI: novità e possibili scenari

Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) è operativo e, dal 13 febbraio 2025, è diventato obbligatorio per un primo gruppo di soggetti. Tuttavia, è in corso una possibile proroga dei termini.

Un emendamento al Decreto Milleproroghe prevede lo slittamento di 60 giorni per alcune scadenze chiave, inclusa l’iscrizione al RENTRI e l’adozione dei nuovi registri e FIR (formulari identificazione rifiuti). L’estensione diventerà ufficiale solo dopo l’approvazione della legge di conversione e un nuovo Decreto Ministeriale da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Situazione attuale e adesione delle imprese

Al momento, le scadenze restano quelle iniziali. Le imprese obbligate – tra cui impianti di trattamento, trasportatori e produttori di rifiuti pericolosi con oltre 50 dipendenti – devono iscriversi al RENTRI ed adeguarsi alle nuove regole.

Secondo Confindustria, “circa 180.000 le imprese già iscritte al nuovo Registro, segno di un sistema che, pur con le fisiologiche difficoltà di avvio, è già operativo”.

Cosa aspettarsi

Se la proroga sarà confermata, si potranno continuare a usare i vecchi moduli e formulari fino alla nuova scadenza. Tuttavia, finché non ci sarà certezza normativa, le aziende devono rispettare le tempistiche attuali per evitare sanzioni.

Per approfondire l’argomento, è possibile consultare:

Oppure i tutorial e le presentazioni messe a disposizione dal RENTRI: