Un codice CER è costituito da 3 coppie di numeri: la prima identifica il settore industriale da cui deriva il rifiuto, la seconda indica la lavorazione specifica all’interno di quel settore industriale e la terza indica le sostanze effettivamente contenute all’interno del rifiuto.
Il DL 91/2014, convertito con legge 116/2014, sottolinea che la responsabilità di attribuzione del CER è del produttore, il quale non può demandare semplicemente questa responsabilità ad un consulente o ad un laboratorio di analisi, ma deve innanzi tutto raccogliere egli stesso, essere consapevole e registrare in un apposito documento (da tenere presso la sede produttiva del rifiuto) le informazioni che servono per determinare il codice CER e capire se il rifiuto è o non è pericoloso:
il produttore del rifiuto deve…
1. DETERMINARE ESATTAMENTE IL CICLO PRODUTTIVO DA CUI PROVIENE IL RIFIUTO,
2. CONOSCERE LE MATERIE PRIME CHE ENTRANO NEL CICLO PRODUTTIVO (facendo particolare riferimento alle etichettature a alle schede di sicurezza da cui si possono prendere le informazioni riguardo alla pericolosità e alle misure di sicurezza da adottare nella loro gestione);
con queste informazioni e consultanto l’elenco dei codici CER (con l’aiuto del diagramma sotto) sarà possibile determinare il codice CER,
nel caso in cui sia possibile scegliere tra un codice pericoloso e uno non pericoloso bisognerà procedere come segue:
3. VALUTARE LA PRESENZA DI MATERIE PRIME PERICOLOSE ANALIZZANDO LE SDS DELLE MATERIE IMPIEGATE ALL’INTERNO DEL CICLO PRODUTTIVO – POI SULLA BASE DELLA LORO IPOTETICA CONCENTRAZIONE, ESTRAPOLARE LA PERICOLOSITA’ DEL RIFIUTO CONSULTANDO LE tabelle di correlazione CHE CORRELANO I CODICI DI PERICOLO CLP CON LE CLASSI DI PERICOLO DI RIFIUTI HP;
vedi le tabelle di correlazione
4. SE NON FOSSE POSSIBILE DETERMINARE LE INFORMAZIONI SOPRA BISOGNERA’ RICORRERE AD UNA ANLISI CHIMICA PRESSO UN LABORATORIO ACCREDITATO
(l’analisi andrà commissionata ad un laboratorio esterno e bisognerà fornirgli tutte le informazioni elencate sopra, bisognerà specificare la laboratorio di ricercare le sostanze di cui non abbiamo potuto escludere la presenza).
N.B.: in ogni caso è buona norma fare una analisi che certifichi oltre ogni dubbio la corretta attribuzione del CER anche nel caso in cui il produttore sia sicuro delle informazioni in suo possessa e ritenga di aver correttamente attribuito il CER.
CATALOGO EUROPEO RIFIUTI C.E.R.
Delle 3 coppie di numeri cui è costituito il codice CER, si procede scegliendo la prima coppia tra le seguenti che rappresentano il settore industriale:
Una volta individuato il settore industriale di provenienza del rifiuto speciale, si procederà all’identificazione delle altre due cifre che codificano la lavorazione specifica.
Esempio
Nel caso di un’azienda galvanica che effettua il decapaggio di acciaio per preparare la superficie ad essere ricoperta con uno strato di argento (per es. l’argentatura di posate da tavola) le prime due cifre individuate che identificano il settore industriale, dato che si tratta di un processo di ricopertura dei metalli, saranno:
La seconda coppia di numeri andrà ricercata tra quelle proposte nell’elenco CER in corrispondenza delle prime due cifre individuate:
Bisognerà quindi scegliere la sequenza corretta di cifre che identifica il processo che genera il rifiuto, in questo caso il codice che identifica l’operazione di decapaggio:
Le ultime due cifre (terza coppia) andranno cercate all’interno delle sottoclassi che identificano la tipologia di rifiuto:
Trattandosi di decapaggio a base di acido solforico in questo caso andrà scelto il primo codice, ovvero l’110105.
Risorse esterne
Per maggiori dettagli consulta l’intero elenco dei CODICI CER IN VIGORE DAL 1° GIUGNO 2015.